Tra teste mozzate indossate a mo’ di clutch, cuccioli di varia natura e droni in passerella, quella che si è appena conclusa a Milano è stata una settimana della moda che non dimenticheremo facilmente. Noi di Thy Magazine abbiamo preso nota di stili e tendenze e vi raccontiamo quello che proprio non potrà mancare nel guardaroba per l’autunno inverno che verrà.
Da Max Mara a Dolce & Gabbana, da Versace a Roberto Cavalli, passando per Marni e N°21, l’animal print si conferma come uno dei trend più amati. Audace e grintosa, la stampa maculata è regina incontrastata delle passerelle da ormai diversi anni; è iper-femminile e toglie piattezza anche al più rigido dei completi formali. E allora via agli abbinamenti: Alessandro Dell’Acqua insegna che mucca e ghepardo possono benissimo “convivere”. E via anche ai giochi di colore – chi l’ha detto che lo zebrato è solo bianco e nero? Guardare Versace per credere.
I colori si sa, sono un’ottima terapia, un antidoto alle uggiose giornate invernali. Lo sa bene Prada che ha ravvivato la passerella della fashion week con sferzate fluo che più fluo non si può. Il giallo, il verde, il rosa e l’arancio si trasformano così in un invito a osare, a vestirsi coraggiosamente anche nelle fredde e buie notti. Parlando di colore poi, una menzione speciale va a Jeremy Scott che da Moschino ha fatto sfilare delle “aliene” Jackie Kennedy, vestendole di tubini e tailleur dalle tinte vivacissime.
Vale a dire il ritorno di un capo iconico anni ’90: il piumino. La puffer jacket (per dirla all’americana) è il capospalla per eccellenza per la prossima stagione e “ha inaugurato” questa settimana della moda grazie al progetto “Genius” di Moncler. PierPaolo Piccioli, apripista dell’iniziativa che comprenderà otto designer per altrettante capsule collection, ha dimostrato come linearità e rigore possano trasformare il piumino in un capo couture. Bellissimi anche gli arcobaleni di colore visti sui duvet di Marco De Vincenzo (che all’occorrenza converte la puffer jacket in scialli imbottiti da annodare al petto) e Emilio Pucci.
Che siano in mohair scozzese (Max Mara), in maglia colorata (Missoni), o in romantico tulle (Scervino), poco importa: la gonna della prossima stagione ha lunghezze esagerate. Gipsy o punk, decidete voi come interpretarla, a patto di scoprire poco le gambe o, al massimo, lasciare intravedere le caviglie. Già, perché sulle passerelle milanesi si è assistito ad un altro, grande ritorno, quello della sensualissima pencil skirt. Abbandonata la formalità che la voleva unicamente come capo femminile da ufficio, la gonna a matita cambia e si evolve: in pelle nera per un look deciso come da Alberta Ferretti, o “sportiva” (con tanto di atleti in pista) come da Stella Jean.
O con un tubino nero o una maxi sciarpa. Lo slogan, oggi, s’indossa e tributa omaggi alla “Santa Moda”, nella visione di Dolce & Gabbana, o alla sua città simbolo, vedi i riferimenti alla “Milano da bere” di MSGM. C’è poi chi, su un motto, ci costruisce un’intera collezione: è il caso di Vìen che titola lo show con un bel “Punk is dad”, e stampa sulle giacche statement che fan riflettere, leggi: “Modern life is rubbish”. Non proprio uno slogan, quanto più un’unione di loghi, quello visto in passerella da Fendi che, sotto l’estro creativo di Hey Reilly, prende in prestito lettering e colori della storica Fila per una collezione dal sapore contemporaneo.
Ovvero, quelle grandi e grosse (a volte un po’ bruttine) che, Balenciaga docet, sono il pezzo forte di ogni armadio che si rispetti. A renderle super cool per l’autunno inverno 2018, ci ha pensato Alessandro Michele, che ha impreziosito delle sneakers color kaki con file di gemme rosso rubino (e logo Gucci “rubato” al marchio SEGA sulla linguetta). “Esagerate”, ma coloratissime, anche le nuove sneakers by Donatella Versace e quelle urban by Massimo Giorgetti.
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