Mi piace viaggiare a settembre. Il clima è caldo e gradevole, e l’afa estiva è solamente un ricordo. Destinazione del mio viaggio è Norimberga, città tedesca situata nel cuore della Franconia. Diversi sono i motivi che mi spingono a Norimberga. Il suo fascino medievale e l’importante ruolo rivestito dalla città nella Rivolta Luterana e nel Movimento Nazionalsocialista.
Castello di Norimberga, il Kaiserburg
Il primo giorno
L’aeroporto è servito dalla metropolitana che in pochi minuti mi porta in città. Dietro un’imponente cinta muraria edificata nel XV secolo si delinea il profilo del Castello di Norimberga, il Kaiserburg. Sebbene la città sia stata completamente ricostruita in seguito ai bombardamenti alleati nella Seconda Guerra Mondiale, Norimberga ha mantenuto il fascino del borgo medievale con i suoi vicoli, i ponti e le numerose chiese.
La prima tappa del mio viaggio è il castello imperiale. Una guida mi convince a fare la NurbergCard che mi permette di accedere ad ogni museo e mezzo della città per due giorni. Dedico il pomeriggio alla visita del castello da cui si gode una bellissima vista sulla città e dei suoi tetti spioventi che mi catapultano in una favola dei fratelli Grimm, vissuti non troppo lontano da qui ad Honau. L’atmosfera magica e fiabesca di Norimberga si rinnova ogni anno durante le feste quando la grande Piazza del Mercato si riempie dei celebri mercatini di Natale, i più famosi di tutta la Germania.
Piazza del Mercato. Foto: Dmitry Kovba/Shutterstock.com
Il secondo giorno
Mi sveglio presto il secondo giorno, trovando le energie necessarie in una grande tazza di caffè nero. Nonostante la globalizzazione, l’espresso resta una specialità italiana che non mi concedo all’estero. Il tram che mi porta al Dokumentationszentrum Reichsparteitagsgelände, il centro di documentazione nazista, attraversa la città ancora addormentata in direzione Sud, verso il polmone verde destinato ai raduni del Partito Nazista. Si tratta di un immenso spazio che nei piani di Albert Speer, l’architetto di Hitler, avrebbe dovuto ospitare l’arena, il centro congressi e il campo di esercitazioni durante le giornate nazionali del partito.
Dokumentationszentrum Reichsparteitagsgelände
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale interruppe i lavori e oggi restano solo macerie e progetti incompleti, ricordi dell’architettura dei “Megalomani”. La mostra permanente Fascino e terrore, allestita al centro, ripercorre la storia del Reich tedesco, testimoniando la pagina più buia della Germania di quella che, il sindaco Willy Liebel, definì la “più tedesca tra le città tedesche”. Il sogno millenario di Hitler capitolò proprio a Norimberga, sede del processo in cui gli alleati giudicarono i sopravvissuti del Reich tedesco. Oggi, il Palazzo di Giustizia ospita una mostra che permette l’accesso alla sala 600 in cui furono condannati alcuni tra i più importanti gerarchi nazisti.
Il tempo scorre veloce mentre rientro nella città vecchia recandomi alla casa natale del più celebre cittadino di Norimberga: Albrecht Dürer. Non sono presenti quadri dell’artista, ma una fedele ricostruzione di una casa borghese del cinquecento.
Casa di Albrecht Dürer. Foto: Mariia Golovianko/Shutterstock.com
Le ultime ore della giornata le dedico a una rapida visita al Museo Nazionale Germanico (Germanisches Nationalmuseum) che ospita la più grande raccolta di opere e reperti di cultura tedesca. Una collezione non paragonabile ai grandi musei nazionali delle capitali europee. Tuttavia, l’apertura notturna lo rende una meta gettonata dai numerosi turisti presenti a Norimberga.
È buio quando esco dal museo. Dopo una giornata frenetica e impegnativa, mi rilasso in un ristorante bavarese al centro della Piazza del Mercato. Seduto, mentre mi gusto i famosi Rostbratwurst di Norimberga rifletto sull’efficienza del turismo tedesco. Con notevoli, mirati e corretti interventi, le autorità hanno ricostruito dalle ceneri una città capace di armonizzare il fascino del passato con le speranze del futuro. Le numerose iniziative promosse per favorire e promuovere il turismo rendono Norimberga una destinazione sempre più apprezzata. I miei sentimenti di ammirazione verso i tedeschi nascondono tuttavia una venatura di invidia pensando alle potenzialità, spesso non valorizzate, del nostro paese… con tutto il rispetto per Norimberga.