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Sintra, la magica città del Portogallo

Sintra è per il Portogallo una meta turistica. Di quelle vere, con turisti veri di svariate nazionalità; muniti di macchina fotografica, smartphone e bastoni per i selfie. Gruppi ciarlieri e urlanti; ragazze e signore abbigliate in maniera inadatta al tipo di escursione.

Ciò nonostante, non lasciatevi distrarre perché si tratta di un luogo intriso di una magia tutta sua e per questo motivo va visitato.

Situata nel suggestivo contesto naturale del Parque Natural de Sintra-Cascais, la città dista circa quaranta minuti in treno da Lisbona. È visitabile in giornata ma vi consigliamo di dedicarle almeno uno o due giorni in più per poterla apprezzare pienamente.

Scegliete dunque la vostra stagione preferita e partite! Fate attenzione alla nebbia che rischia di celarvi splendidi panorami ma anche il tal caso siamo certi che non ne rimarrete delusi. È pur sempre bello perdersi nel bosco avvolti nel biancore della foschia.
Quindi, dopo una gita d’obbligo nel centro di Sintra, è tempo di avventurarsi verso le principali attrazioni.

Palácio Nacional da Pena e Parque da Pena

Raggiungibile con la navetta che parte dalla stazione dei treni, il Palazzo Pena svetta in cima alla collina e spicca per i suoi bellissimi colori vivaci. Fatto costruire da Maria II di Braganza per suo marito, re Ferdinando II del Portogallo, il castello si erge sulle rovine di un vecchio monastero. In perfetto stile architettonico romantico, l’intera struttura si presenta come un mix di stili quali il neogotico, il neorinascimentale, il moresco e il barocco.

Gli interni del castello sono visitabili ma vi consigliamo di non trascurare la suggestiva camminata che si può fare nel parco circostante. Terreno boschivo di 200 ettari ospita moltissime varietà botaniche. I sentieri lastricati sono in ottimo stato e si intersecano in un vero e proprio labirinto dove poter scoprire laghetti e costruzioni nascoste.

Castelo dos Mouros

Si tratta di un castello in rovina, costruzione dei Mori nordafricani e risalente al IX secolo. Con lo scopo iniziale di proteggere la cittadina, venne fatto restaurare da Ferdinando II e integrato al parco. Oggi è un affascinante punto dal quale godere di un’ottima vista sull’intera pianura sottostante.

Da qui, una volta terminata la visita al bastione, se volete evitare l’autobus e siete ancora assetati di natura, potrete ritornare nel centro di Sintra prendendo un sentiero in discesa. Anche qui non mancheranno le sorprese.

© PSML_EMIGUS

Quinta da Regaleira

Se non siete ancora stanchi di visitare luoghi misteriosi e incantati, questa è la villa che fa per voi. Assieme al suo misterioso giardino, la tenuta estiva della famiglia Monteiro fu trasformata nel primo decennio del Novecento secondo il gusto e la concezione di Carvalho Monteiro. In stile tardo gotico portoghese, contribuirono alla sua realizzazione alcuni tra i migliori artisti portoghesi. Il giardino pregno di elementi simbolici è inteso quale immagine del Cosmo. Esso nasconde passaggi segreti e fortificazioni decorate.

Photo: Tamara Elliott

Photo: Tamara Elliott

Convento dos Capuchos

E se l’intero paesaggio di Sintra, con i suoi palazzi – visitate anche Palácio de Monserrate e il suo parco – trasuda un fascino particolare, opulento, non scordatevi di prendere un po’ di tempo anche per meditare. Raggiungete l’austero e isolato Convento dei Cappuccini risalente al XVII secolo. La sua semplicità e l’intera costruzione realizzata in armonia con la natura vi accoglieranno in un’atmosfera riflessiva e di pace.

© PSML_EMIGUS

Ma non finisce ancora qui… Perché non allungare il viaggio e lasciarsi richiamare dal mare? Lo sentite il vento dell’oceano Atlantico? Salite al Santuário da Peninha. Ritto sulla cima di un affioramento roccioso, questo elevato punto panoramico vi permetterà di godere di una splendida vista sul litorale di Sintra. Si narra che nel XVI secolo si verificò un’apparizione della Vergine Maria. In seguito fu costruita una cappella e negli anni Dieci una villa, entrambe chiuse al pubblico e visibili solo dall’esterno.

Scendete infine verso il mare e finite la vostra giornata al Cabo da Roca. Nel punto più a occidente del continente europeo potrete godervi un lento tramonto direttamente sull’oceano.

A noi di Thy Magazine vien già voglia di tornare.

Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Viaggio in Portogallo – José Saramago