“Il rosa non è solo un colore, è anche un atteggiamento!” dichiarava Miley Cyrus. La profezia si è avverata.

Il colore dell’autunno inverno 17/18 è certamente il Millennial Pink. Un rosa che ha iniziato a diffondersi nel 2012 come evoluzione del Barbie Pink, oltrepassandolo a tutti gli effetti e trasformandosi in una sua versione più matura e nuova.

Il ristorante Sketch by India Mahdavi per David Shrigley, Londra. Millennial Pink, non solo un colore ma un atteggiamento

Il ristorante Sketch by India Mahdavi per David Shrigley, Londra

La boutique RED Valentino by India Mahdavi, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, Roma. Millennial Pink, non solo un colore ma un atteggiamento

La boutique RED Valentino by India Mahdavi, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, Roma

Le Refuge or "The Imaginary World of Marc Ange" by Marc Ange, The Beverly Hills Hotel. Millennial Pink, non solo un colore ma un atteggiamento

Le Refuge or "The Imaginary World of Marc Ange" by Marc Ange, The Beverly Hills Hotel

Un colore no gender, contemporaneo, fashion, anti stress. Una tonalità di rosa fresco, raffinato e delicato, una sfumatura perfetta. Il riferimento è ai Millennials o generazione Y e il colore ne rappresenta la loro forza e il loro potere diffuso soprattutto attraverso Internet. I millennials sono la prima generazione digitale, partecipano ai flashmob, acquistano online e low cost. Youtuber, fashion blogger e instagrammer sono i loro riferimenti.

Charlotte Free by Terry Richardson. Millennial Pink, non solo un colore ma un atteggiamento. Nella foto, Charlotte Free con i capelli millennial pink

Charlotte Free by Terry Richardson

Il Millennial Pink è finito su moltissime riviste: ne ha parlato il New York Times, artefice del nome; The Guardian lo ha eletto colore del momento, ancora, GQ e tantissime altre. Questo colore è divenuto un argomento d’obbligo per ogni blog, magazine o sito d’informazione.

Illustration by James Gilleard. Inspired by Grand Budapest Hotel. Millennial Pink, non solo un colore ma un atteggiamento

Illustration by James Gilleard. Inspired by Grand Budapest Hotel

Millennial Pink everywhere

Certamente il film Grand Budapest Hotel di Wes Anderson del 2014 ha contribuito a far nascere e a diffondere la febbre del Millennial Pink, tingendo le sue sceneggiature di svariate gradazioni di rosa. Il colore ha contagiato architettura, arte, moda e graphic design, divenendo un importante fenomeno sociale oltre che di costume. Un mood, uno stile sobrio e contemporaneo, in grado di sedurre in modo trasversale l’universo creativo più aggiornato. È un colore presentato prevalentemente in un ottica monochrome, quindi outfit in total pink, ambienti, grafiche e animazioni tono su tono. Ancora, capelli, smalti, make-up ed ogni genere di elemento e accessorio si è tinto di rosa.

Millennial Pink moodboard. Dall'alto: lampadario Renée Reardin, orecchini Emily Richardson, mixer cucina millennial pink, orecchini Kate Spade New York, smalto Smith and Cult, giacca Miu Miu, rossetto Estée Lauder, pochette Moschino "My little pony, macchina fotografica Fujifilm, felpa Fila

Ed ora immergiamoci  in questo nuovo atteggiamento, il Millennial Pink.