F7 non è il nickname di un calciatore, tanto meno il nome del tasto presente sulla tastiera del vostro PC. Si tratta di Yoshito Hasaka, un graphic designer impiegato presso la Origami Inc. di Tokyo. Nel tempo libero, quando non si dedica alla progettazione, girovaga per le strade della caotica metropoli con la sua reflex. Ed è stata proprio la sua innata abilità nella fotografia che lo ha reso famoso in Giappone come nel resto del mondo, proprio sotto le spoglie di F7.
Solitamente per essere un bravo fotografo non serve solo una buona fotocamera. In modalità AUTO siamo più o meno tutti capaci di catturare qualcosa, che sia un paesaggio piuttosto che un profilo umano. E questo certamente non ci dà diritto ad autoproclamarci dei professionisti. Per esserlo serve avere quel quid che fa la differenza.
Uno stile controcorrente
La fotografia di Hasaka non è affatto scontata. Ciò che affascina il designer giapponese sono – come si potrebbe facilmente intuire, aggiungerei – le opere create dall’uomo come palazzi, strade, edifici e monumenti. Ma non ci si deve mai soffermare sul lato materialistico delle cose, e questo lui lo sa bene. Infatti è il modo in cui la gente interagisce con quelle creazioni che alimenta maggiormente la sua fantasia. Per lui una fotografia non è solo una nitida rappresentazione di quello che gli si presenta davanti, ma è anche filosofia.
I colori freddi che utilizza nella post-produzione rispecchiano le sensazioni notturne che un’industrializzata città come Tokyo può suscitare. Il blu, presente in svariate sfumature, ricopre finestre, lampioni e insegne al neon che s’infrangono sul violaceo. I palazzi, le strade e le gallerie sono così bui che i contorni vengono a malapena riflessi dalle luci limitrofe. In molti hanno definito la sua fotografia “Tron-ica“, perché ricorda le immagini della celebre saga di film fantascientifici iniziata nell’82.
© Yoshito Hasaka, Dynamism
Ma F7 non è sinonimo di tristezza, come si potrebbe erroneamente pensare. Egli cerca semplicemente di dare ad ogni sua fotografia una voce unica. Ecco perché nel suo repertorio se ne possono trovare alcune in bianco e nero, altre con livelli di saturazione piuttosto elevati. Ciascuna si rifà ad un momento preciso, ad un istante che – evidentemente – una banale palette di colori freddi non avrebbe mai potuto raccontare. Da segnalare Life with pieces of squares e Dynamism.
All images © Yoshito Hasaka
È possibile seguire l’arte di Yoshito Hasaka sulla sua pagina Instagram oppure sul suo sito personale.