Aalto+Aalto sono una coppia di designers finlandesi con base a Helsinki. Elina Aalto Klaus Aalto puntano a creare oggetti per il quotidiano che abbiano una forte identità e una storia. La pulizia della forma, così come l’estrema semplicità, affonda le sue radici nella tradizione nordica. Tradizione che si affianca e si fonde con le più moderne tecnologie. I materiali richiamano spesso la natura e trovano il loro perfetto ordine nel preciso disegno che Aalto+Aalto propone.

AALTO+AALTO designer finlandesi

Aalto+Aalto, Echoes (2017) exhibition

Se Klaus è più portato al design del prodotto, Elina si concentra di più sullo spazio con progetti, esposizioni e installazioni. I due designers possono vantare numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il prestigioso iF Design Award. Il loro lavoro è entrato nelle collezioni di importanti musei di design di Helsinki e nel Quebec.

Con il loro design fantasioso ma semplice, gli Aalto riescono ad articolare un linguaggio che li accomuna, in grado di affrontare indistintamente il prodotto e lo spazio. Si potrebbe dire che i due designer si completino a vicenda e che le loro competenze riescano, da sole, a coprire una vasta area del Design. Nonostante questo, il duo può vantare un’ampia gamma di collaborazioni, prima fra tutte il progetto 1 + 1 + 1, che approfondiremo meglio tra poco, nell’intervista.

AALTO+AALTO design

Aalto+Aalto, TakeOut chest of drawers (2003)

Aalto+Aalto, 6 scenes of beauty (2012) exhibition Vantaa

Aalto+Aalto, 6 scenes of beauty (2012) exhibition

AALTO+AALTO l’intervista

Siete marito e moglie: come influisce questo sul vostro lavoro e sulla progettazione?

Essere sposati dà un forte vantaggio nella comunicazione. Puoi condividere i tuoi pensieri e le idee in qualsiasi momento e puoi essere molto onesto e diretto nei commenti, poiché conosci così bene l’altra persona. Progettare insieme alla propria moglie è sia un vantaggio che una sfida. Abbiamo tre figli, quindi non possiamo rimanere contemporaneamente a lungo lontano da casa, per i viaggi d’affari, ecc. Nella maggior parte dei casi, condividere la stessa professione e i progetti ci dà molta flessibilità nella vita di tutti i giorni.

Avete uno schema preciso, oppure ognuno si occupa di cose diverse in base al progetto?

Lavoriamo in una grande varietà di progetti che sono tutti un po’ diversi l’uno dall’altro, o per la dimensione, o per i materiali… Ecco perché dobbiamo riadattare ogni volta i nostri metodi di lavoro per ogni progetto. Trovo sia molto stimolante e un buon modo per rimanere “sul pezzo”.

Qual è il vostro progetto a cui siete più affezionati?

Il letto a castello Maja è stato il nostro primo progetto insieme e, anche se non è ancora andato in produzione, è qualcosa che mi piace davvero molto. Il pubblico lo ama e funziona davvero bene. Abbiamo avuto un suo prototipo in casa e lo stiamo usando in casa da 7 anni: i bambini lo adorano.

Aalto+Aalto, Vakka for iittala (2013) wooden storage box. Vakka was awarded an iF gold Design Award in 2014 Foto: iittala

Aalto+Aalto, Vakka for iittala (2013). Foto: iittala

Aalto+Aalto, Vakka for iittala (2013) wooden storage box. Vakka was awarded an iF gold Design Award in 2014 Foto: iittala

Aalto+Aalto, Vakka for iittala (2013). Foto: iittala

Il vostro Vakka box ha vinto il prestigioso iF Design Award per l’anno 2014. Parlatecene.

Iittala ha fatto un grande passo avanti estendendo la sua linea anche ai prodotti per la casa, dalla tradizionale collezione da cucina e per la tavola. Siamo stati veramente felici di essere coinvolti nella creazione di questa prima collezione e Vakka è nata durante quella fase. La creazione di Vakka è stato uno dei progetti più lineari che abbiamo fatto e fin dall’inizio tutto prometteva bene. Ricevere il premio è stato anche un riconoscimento a tutta la fase progettuale.

Qual è il vostro ultimo progetto?

Abbiamo lavorato su alcuni nuovi prodotti per aziende asiatiche in Giappone e in Cina. Ora stiamo lavorando ad un nuovo design per una sedia. In occasione del centenario dell’indipendenza, la Finlandia ha organizzato una serie di esposizioni nel 2017 a livello internazionale. Abbiamo lavorato a diversi progetti espositivi connessi a questo.

1+1+1 edition VII – Vases by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland

1+1+1 edition VII – Vases

1+1+1 il progetto

Parlateci del progetto 1+1+1.

1 + 1 + 1 è una collaborazione sperimentale tra designer di tre diversi paesi nordiciHugdetta dall’Islanda, Petra Lilja dalla Svezia e Aalto + Aalto dalla Finlandia. Il progetto prevede che ogni studio di design progetti un oggetto composto da tre diverse parti smontabili. I tre studi creano una serie di regole prima di iniziare, dopodiché nessuna informazione viene più condivisa. Facciamo questo per non influenzarci gli uni con gli altri, quindi produciamo ognuno il proprio oggetto. Fatto questo si procede a mixare le parti in tutte le combinazioni possibili.

Il progetto è iniziato a marzo 2015, durante la Design March di Reykjavik. Ogni studio ha progettato una lampada da terra composta da 3 distinte parti. Abbiamo, quindi, mescolato le 3 lampade, ottenendo 27 diverse lampade dal design imprevedibile. Il risultato era strano, a tratti esilarante.

Abbiamo continuato a produrre oggetti, sempre scomponibili in 3 parti. Per la Settimana del Design di Helsinki 2015, il gruppo ha presentato 3 e 27 armadi. Per la Settimana del Design di Stoccolma 2016 abbiamo portato lo specchio. Per la Design March di Reykjavik 2016, il candelabro.

Il progetto è aperto e man mano la collezione prende forma. 1 + 1 + 1 è una collaborazione senza compromessi, poiché ogni studio progetta i propri oggetti secondo la propria filosofia. Il fatto di mixare le diverse parti in nuove combinazioni è una forma di collaborazione quasi brutalmente concreta.

1+1+1 design nordico thy magazine

1+1+1 (2015) Lamps

AALTO+AALTO intervista designer

1+1+1 (2015) Lamp

1+1+1 edition III – Mirrors, specchio by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland
1+1+1 edition III – Mirrors, specchio by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland
1+1+1 edition III – Mirrors, specchio by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland

1+1+1 edition III – Mirrors

Com’è nato?

L’idea di questo progetto è nata durante la Settimana del Design di Stoccolma (Stockholm Design Week 2015). Ci siamo conosciuti e abbiamo scoperto che nessuno di noi aveva un progetto pronto per la prossima Reykjavik Design March, in Islanda. Abbiamo creato il concept e i primi prodotti in sole tre settimane, quindi abbiamo esposto i risultati a Reykjavik.

Qual è il vostro contributo all’interno di questo “non-team” internazionale/quali sono i rapporti tra voi?

Cerchiamo di essere democratici il più possibile e e di solito discutiamo di tutto via Skype. Tutti noi siamo molto occupati e a volte è difficile trovare un momento per la conferenza Skype che vada bene per tutti. A volte non siamo d’accordo su alcuni dettagli, ma finora non c’è stato nessun grande dramma… 🙂 Tutti condividiamo lo stesso tipo di umorismo, che è molto d’aiuto nel prendere decisioni difficili. Il progetto necessita anche di molto tempo in ufficio per la pre-organizzazione e per quella parte pratica che dividiamo tra i tre paesi, a seconda di dov’è più comodo sviluppare quella fase.

1+1+1 edition IV – Candle sticks, candelabro by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland
1+1+1 edition IV – Candle sticks, candelabro by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland
1+1+1 edition IV – Candle sticks, candelabro by Hugdetta from Iceland, Petra Lilja from Sweden and Aalto+Aalto from Finland

1+1+1 edition IV – Candle sticks

AALTO+AALTO design thy magazine

1+1+1 edition IV – Candle sticks

Quest’approccio alla progettazione offre una risposta originale e innovativa al bisogno di personalizzazione – che emerge sempre più, da parte del cliente. Il prodotto finale è di altissima qualità e il cliente può scegliere la combinazione che più si adatta al suo gusto. Pensate che sarebbe possibile, in futuro, spostare questo modus operandi anche alla filiera produttiva?

Riteniamo che il concetto sia sicuramente anche adattabile ai prodotti commerciali. Abbiamo avuto alcuni incontri con alcune aziende su questo e speriamo di avere un contatto che sia interessato a una collaborazione. Vediamo che possiamo usare questo metodo anche nell’insegnamento o nei workshop che facciamo, quindi ogni nuova applicazione è un nuovo interessante capitolo per noi sullo sviluppo del progetto.

Come uno di tre, pensate che sarà possibile, in futuro aggiungere altri + alla sequenza?

Il processo è complicato abbastanza già così, con ognuno che lavora in un paese diverso, perciò lo abbiamo mantenuto tra noi. Sarebbe interessante realizzare edizioni ospitando designer provenienti da backgrounds culturali totalmente diversi, nei materiali e nell’estetica, come l’India, l’Africa, ecc.

aalto + aalto designer thy magazine

1+1+1 (2015) Cabinets

Quali sono i vostri piani per il futuro?

Con Aalto+Aalto vorremmo fare il prossimo passo con le aziende internazionali in quanto riteniamo che il nostro design sarebbe adatto anche a un pubblico di vasta gamma. Non abbiamo ancora lavorato con le aziende dell’Europa centrale, quindi è chiaramente un obiettivo da raggiungere.

Con 1+1+1 abbiamo avuto 2 anni davvero frenetici e ora, dopo l’esposizione a marzo a Reykjavík, abbiamo intenzione di prenderci qualche mese di pausa per concludere il prossimo volume in pace. Vogliamo sviluppare ulteriormente il progetto, quindi il nostro prossimo obiettivo è quello di pensare a come possiamo collaborare con le aziende e come rendere ancora più internazionale il progetto. Alcuni dei modelli tessili che abbiamo creato sono anche utilizzati in alcuni abiti di uno stilista islandese. Sono davvero impaziente su questo.

Per concludere, vi chiediamo il vostro oggetto di design preferito e/o un qualcosa che è fonte d’ispirazione per voi, anche fuori dal mondo del design.

Sono stato un grande fan del regista finlandese Aki Kaurismäki, quando ero un teenager. Ho appena visto uno dei suoi ultimi film, dopo molto tempo che non vedevo nulla di Kaurismäki, e lo stato d’animo dei suoi film mi ispira molto. Normalmente ottengo l’ispirazione dai sentimenti, piuttosto che dalle cose visive. La musica è anche una buona fonte d’ispirazione per me.