Ammettiamolo, certi trend targati anni Novanta non vedevamo l’ora di chiuderli nell’armadio dei ricordi o, al massimo, smerciarli in qualche mercatino dell’usato. E invece la moda è tiranna e, gira che ti rigira, pesca dalle decadi passate e riporta in auge anche quello che non ti aspetti.
Occorre però fare un po’ d’ordine perché l’elenco delle brutture appartenenti ai Novanta – e tornate oggi agli onori delle cronache – è lungo e tortuoso.
Quello che proprio non rimpiangiamo dei ’90
Partiamo da uno dei “casi di stagione”: le platform. Per intenderci, parliamo di quelle “massicce” che fanno molto Spice Girls (o Fornarina, secondo i gusti). A riportarle allo splendore nel 2017 ci ha pensato Demna Gvasalia che, per Balenciaga, ha fatto sfilare delle orrende crocs zeppate, tempestandole di ninnoli in stile kawaii (anche questi “molto Novanta”). Belle, siamo sinceri, proprio non sono, ma si accettano scommesse su quante ne vedremo ai piedi delle varie fashioniste, alla prossima settimana della moda.
Sono poi già due anni, o giù di lì, che è comparso un altro oggetto di “culto” dei mitici Novanta: il choker, che detto all’inglese assume tutta un’altra allure, ma rimane quella collana-collare decisamente antiestetica. Certo, fanno eccezione le creazioni del “golden boy” della moda contemporanea. Per la Gucci Cruise 2018, Alessandro Michele ha pensato, infatti, di arricchire un classico choker in pelle nera con una farfalla in metallo anticato, tempestata di cristalli e in vendita alla modica cifra di 890€… Quasi quasi, viene da rimpiangere le collanine in plastica che regalava il favoloso Cioè!
E quello che, invece, un po’ ci manca
Già, perché non tutto è da buttare e percorrendo il viale dei ricordi dell’ultimo decennio del secolo scorso, si trova anche qualcosa di accettabile. Ne è esempio il ritorno del jeans a gamba larghissima, ovviamente nella sua versione up-to-date. Se nei Novanta la moda li voleva, oltre che larghi, anche lunghissimi (tanto da averli bagnati fino a metà polpaccio nelle giornate di pioggia), oggi il jeans boyfriend si fa più corto alla caviglia e diventa a vita alta. Un esempio? i super cool Levis realizzati in collaborazione con Off-White.
Infine, la carrellata (un po’ nostalgica) sulla moda anni ’90, non può che concludersi con uno degli oggetti forse più odiati in quel decennio: il marsupio. Certamente comodissimo ma altrettanto certamente poco modaiolo, il marsupio è diventato oggi la it-bag per eccellenza. Chiamato in moltissimi modi – da fanny pack a bum bag, da waist bag a belt bag – è sicuramente uno dei più grandi “come back” degli ultimi anni. E, se proprio il binomio moda-marsupio è per voi antitetico, provate a pensare alla waist bag ultra chic in pelle nera trapuntata firmata da Karl Lagerfeld per Chanel.
I mitici Novanta non erano poi così male…